E poi arriva

E poi arriva. La fine di un altro anno scolastico. In un anno denso di nuove esperienze e nuovi orizzonti per me. Un anno in cui sono cresciuti, siamo cresciuti molto, tutti e quattro in famiglia.

Loro due, profondamente diversi e desiderosi di essere uguali, pronti e orientati alla competizione. Noi dall’altra parte a dosare lusinghe e complimenti, per evitare gelosie, scontri fratricidi. Parole sussurrate nelle orecchie: ” Se tuo fratello riesce meglio a fare questa cosa, non ti devi arrabbiare… Pensa a quanto sei bravo ad andare in bici, a scrivere le letterine e i numeri…”  e una boccuccia con i denti color latte risponde: “Mamma mi abbracci?”

Certo, cuore mio, ti abbraccio ora e lo farei almeno per altri cento anni.

Il prossimo anno, l’ultimo della scuola dell’infanzia, Lorenzo e Leonardo saranno in classi separate.

Una nuova e importante esperienza. Ci credo molto e sono convinta che farà bene ad entrambi.

3 pensieri riguardo “E poi arriva

  1. Si scelta saggia la divisione …soprattutto perchè da quel che intuisco anche per i tuoi è una gara su tutto!!!
    Temo le elementari per questo …. è difficile esser bravi…perchè devi lodare ma non troppo per non urtare chi magari non ci è ancora arrivato …e poi devi evidenziare le cose positive di chi riesce meno in questo o quello …un lavorone!!!

    1. Esatto Franci… è proprio così. A volte arrivi a fine giornata e fai l’elenco delle cose che hai detto o fatto con uno piuttosto che con l’altro e ti rendi conto che difficilmente sei in perfetto equilibrio. Sicuramente è una cosa che accade anche a chi ha due figli non gemelli. Tu per le elementari cosa farai? Da noi non ci sono molte possibilità di dividerli, almeno che non faccia fare ad uno il tempo pieno e all’altro i moduli. Anche questa soluzione però non mi sembra giusta e, anche se manca ancora un anno, sono già in forte confusione…

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