Il nostro Natale è stato frenetico, la sera della vigilia io e il Mari abbiamo fatto nottata a montare i regali per i twins. La mattina del 25 ci siamo svegliati con un’insolita e piacevole calma, preludio del macello del pomeriggio.
Il pranzo a casa di mamma è stato caotico come pensavo. Bisnonni, nonni, mamme, babbi e nipoti, tutti sotto il solito tetto: dai 15 mesi agli 82 anni c’erano quattro generazioni. Il livello di inquinamento sonoro ai massimi storici.
Però bello, caldo, confusionario e anche stressante, ma in questi momenti si capisce che siamo veramente una grande famiglia. Naturalmente non sono mancati gli screzi, anche a Natale, l’egoismo ha regnato sovrano e mi è dispiaciuto molto vedere mia mamma dovere ancora una volta incassare.
Ma almeno, per questa volta, ha detto ciò che pensava, alle sue figlie e alle sue sorelle e questo secondo me è stato importantissimo, al di là dell’essere o meno a Natale…il Natale rende più buoni (non in tutti i casi) ma non deve rendere certamente coglioni.
Il pomeriggio siamo stati al Presepe Vivente, una bella iniziativa che da qualche anno viene organizzata nel nostro paesino. Ed è stato un bel momento di magia…
Babbo Natale è stato generoso, sia con me che con i goielli, ma il più il regalo è vedere crescere loro giorno dopo giorno, insieme al Mari.
Sono veramente fortunata, questi giorni mi sono serviti a capire tutto questo